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Quelle piccole e illuminanti lezioni di Theory U dal terremoto di Amatrice. Dall'”Essere” allo “Stare”

Quelle piccole e illuminanti lezioni di Theory U dal terremoto di Amatrice. Dall'”Essere” allo “Stare”

Rino Panetti

Agosto 29th, 2016

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Dalla mia terra, squarciata nei giorni scorsi da ferite viscerali, una voce di donna amatriciana all’improvviso sembra aprire un diverso squarcio: “Mi sono accorta che qui, persone che prima non si parlavano, che si evitavano, ora hanno iniziato a parlarsi…“.

Come se una fonte diversa avesse iniziato ad alimentare le relazioni.

Talvolta, per vedere e sentire in modo diverso abbiamo bisogno di uno stimolo esterno che ci induce a cambiare prospettiva. Lo stesso Scharmer ricorda ciò che avvenne in lui di fronte alla sua casa in fiamme.

Ma, in qualunque modo questo avvenga, dipenderà poi da noi restare in quello Spazio generatosi.

Forse, il verbo più significativo di Theory U non è tanto essere o avere, quanto “Stare”!
Saper stare e restare negli spazi (non fisici) a più alto potenziale per noi, saper alimentare quegli spazi, far sì che diventino generativi (di relazioni, di consapevolezze diverse, di spinta a un’azione profondamente differente).

Nelle relazioni con gli altri e con noi stessi, eccoli dunque i tre passi della discesa lungo la U – aprire la mente, aprire il cuore, aprire la volontà – meravigliosamente simboleggiati dal pensiero di quella donna, chiusa nei suoi piccoli vestiti.

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Provate a digitare su google le parole “Abbraccio terremotati”: compariranno gli abbracci dei politici e degli alti prelati ai terremotati…ma nessun abbraccio tra due terremotati… E poi compaiono le persone che abbracciano una bara…

Nessun abbraccio tra due Persone, nessuna attenzione a questo Dialogo profondo, autentico e emergente tra due Persone… a parte forse quelli funzionali a qualche decimale in più di audience…

Quelle parole hanno la forza di spingerci verso un’altra dimensione…

Queste parole possono attraversarci indifferenti o accompagnarci in un percorso diverso. Cosa accadrà? Dipenderà esclusivamente da noi, dalla nostra capacità di interrompere il continuo downloading dei soliti schemi di pensiero e aprirci alla meraviglia, notare le differenze, porci domande basilari, vederci dal bordo anziché sempre dal centro, dal nostro ombelico.

Theory U ci guida in questo.

Rino Panetti

Libro Theory U. La magia dell'innovazione profonda (Rino Panetti)

Libro Theory U. La magia dell’innovazione profonda (Rino Panetti)

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