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Sette lezioni di vita per creare dove scocca la Magia (Rino Panetti, luglio 2015)

Sette lezioni di vita per creare dove scocca la Magia (Rino Panetti, luglio 2015)

Rino Panetti

Giugno 25th, 2015

11 Comments

Sette lezioni di vita per creare dove scocca la Magia,

cogliere l’attimo e vincere

(Rino Panetti) 

MBMindex

L’astronauta si muove febbrilmente,  su quel remoto pianeta nella galassia Baris. Ha solo pochi istanti per far partire la sua navicella e riagganciarsi alla sonda in orbita. Se fallisce quell’appuntamento, non avrà altre chances: un’unica occasione, quella.

Si tratta di uno “schema” tipico in diversi film di fantascienza.

Quante volte, nella nostra vita, abbiamo sperimentato stati d’animo simili a questo? Quelle poche occasioni in cui ci siamo sentiti nella condizione di dover ‘sparare’ il colpo della vita… con quale stato d’animo abbiamo vissuto quei momenti? Da cosa dipende il loro successo?

Questi pensieri rimbalzavano nella mia mente durante l’ultimo viaggio di ritorno da Torino, culla della centrale strategica e operativa del mondiale di Magia, pochi giorni prima dell’inizio di questo evento triennale, a Rimini (6-11/7/2015).

Cosa ha permesso a quel ragazzino di 13 anni, che ogni giorno trascorreva lunghissime ore in allenamenti davanti a uno specchio in una piccola casa del centro di Rieti, di comparire 35 anni dopo nel programma ufficiale dell’evento magico più importante al mondo?

 “Che colpo di fortuna!”,  commentò un mio collega.

Interessante. Si tratta di fortuna?

Cosa fa la differenza, cosa permette di esserci o non esserci, di intercettare o meno – in quei pochi attimi – l’orbita giusta per salire a bordo della sonda?

Non dimentichiamolo:

1)  quando l’Occasione capita, non si manifesta mai nella forma e nei modi in cui ce la aspettavamo o l’abbiamo immaginata (magari per anni)

2)  quando l’Occasione capita, non si ha normalmente il tempo di organizzarsi per coglierla.

Ciò che conta allora è:

Primo: come siamo arrivati e cosa abbiamo fatto fino a quel momento (estote parati, siate preparati).

Secondo:  lasciare sempre la nostra porta aperta al nuovo e la capacità di riconoscere l’Occasione quando arriva.

Terzo: saper dire di “Sì” a quella Chiamata, non perderci nel giudicarci dal passato, ripensando a come ci siamo comportati in occasioni simili. Conta solo ciò che farete in quel momento, non cosa avete fatto in situazioni analoghe precedenti!

Ricordo quel giorno di luglio 2012, quando l’Italia si aggiudicò l’organizzazione del mondiale 2015. In un istante agii: chiamai Walter Rolfo (il presidente di Masters of Magic, l’associazione organizzatrice) e gli proposi il mio progetto. Era un’idea che fino a quel momento neanche io conoscevo, ma che era “incubata” nel mio intimo e che emerse al momento opportuno: essere preparati, lasciare aperta la porta al nuovoriconoscere la Chiamata e dire “Sì”!

Ed ecco così il quarto insegnamento: nessuno ti dà niente pertanto, se qualcosa ti sta a cuore, devi chiederla!

Tempo fa sentii un artista lamentarsi di non essere stato chiamato per una rassegna estiva della sua città. Il mondo non è in attesa di te (forse non sa neanche che esisti e cosa puoi proporre): vai e chiedi!

La quinta lezione arriva subito dopo: metti in conto che puoi ricevere dei “No” e impara da questi “No”!

Il creativo e l’innovatore inglobano il fallimento nei loro processi, non accusano il mondo per un No ricevuto, perché sanno che così non impareranno nulla da questa esperienza. Di più: normalmente il creativo e l’innovatore sono “seriali”: per tale motivo, il fallimento fa parte del gioco.

La sesta lezione giunge così quasi immediatamente: sii onesto con te stesso, riconosci i tuoi punti forti ma anche non nasconderti i tuoi punti deboli. Solo così, solo con lo sviluppare questa padronanza personale, potrai fare le giuste scelte, senza seguire chimere o illusioni, che puntualmente presenteranno il loro conto.

Si è trattato di un’esperienza che ho interiorizzato nel profondo, sin dalla giovane età: sono un appassionato di illusionismo, da sempre.  Ho dedicato (e dedico) molto tempo a questa Arte, ma ho compreso anche i miei limiti riguardo ad essa. Da questa comprensione profonda, da questa ricerca della verità su di me, è emerso il mio cammino innovativo nel mondo della magia, in intersezione con il managament, il pensiero creativo e la leadership. Se avessi continuato a fantasticare sul voler diventare il nuovo David Copperfield, ora forse starei imprecando contro la malasorte e le ingiustizie ricevute, adottando il pericoloso schema de “Il nemico è lì fuori”.

A questo proposito, mi torna in mente un pensiero di Peter Drucker (ricordato nel mio libro “Management by Magic”), che può essere un corollario alla lezione numero sei:

 Egli, in un suo articolo (“Autogestirsi”) del 1999 sulla Harvard Business Review scriveva: “Si dovrebbe dedicare il minimo sforzo possibile al miglioramento delle aree di incompetenza. Ci vogliono molte più energie e molto più impegno per passare dall’incompetenza alla mediocrità che per passare da una performance più che adeguata all’eccellenza. Eppure quasi tutti – soprattutto gli insegnanti e le organizzazioni – puntano a trasformare dei performer inadeguati in performer mediocri. L’energia, le risorse e il tempo dovrebbero andare invece nel tentativo di trasformare una persona competente in un performer d’eccezione”.

E infine, la regola numero sette: tutto quello che fai, fallo con amore, con il cuore. Ricordati che ciò che hai ottenuto non lo devi solo a te, ma a tanti altri. Sii pronto a restituire questi doni al mondo! Pensa in logica win-win-win!

Non agire contro qualcuno: le visioni relative uccidono la creatività, disperdono energia in pensieri, azioni e decisioni infruttuose e sono inevitabilmente a breve termine. Guarda la tua visione, guarda con occhi di verità la realtà corrente, e crea di conseguenza.

Sogna, Pianifica, Agisci e Celebra!

Tutto questo mi ha portato a mettermi nelle condizioni di pubblicare il primo libro italiano su Theory U (tradotto anche in inglese), incontrando alcuni tra i più grandi artisti e imprenditori italiani nel mondo.

Tutto questo mi ha permesso di essere nel cartellone del Mondiale di Magia 2015: il primo mondiale, in oltre 70 anni, svoltosi in Italia: l’appuntamento con la sonda in orbita!

Ed ora, tutto è pronto!

Rino Panetti, 25 giugno 2015

Libro Theory U. La magia dell'innovazione profonda (Rino Panetti)

11 Comments

  1. secondo me esiste un punto di rottura, non è facile superare il solco ma quando lo si fa è come dopo aver guardato per ore un quadro in 3D e non aver visto altro che puntini insignificanti poi all’ improvviso si apre un panorama infinito con immagini chiarissime e dettagli impressionanti. Bisogna imparare a superare quel punto e poi si impara a guardare le cose in maniera diversa. il mio rimpianto è di non esserci riuscito prima, mi sono serviti 50 anni e molte delusioni ma adesso non tornerei indietro per nulla al mondo. Ciao Rino, ci siamo conosciuti molti anni fa, forse anche l’ averti conosciuto mi è servito. Oggi mi sento una persona molto sicura di se e molto richiesto in tutto il mondo, ma non mi sento ancora pienamente soddisfatto, pur avendo 65 anni guardo avanti come non mai, nulla mi fa più paura e le grandi sfide sono il mio pane quotidiano.

  2. Rino Panetti says:

    Lorenzo, ben ritrovato e grazie per il commento!
    Non ci crederai, ma quella che hai appena condiviso è esattamente un’esperienza in stile “Theory U”: si inizia discendendo lungo il lato sinistro della U, aprendo mente e cuore. Poi, nel fondo della U, si comprende nel profondo cosa occorre lasciar andare e cosa occorre lasciar venire. In fondo alla U c’è così un “aprire la volontà”, dove finalmente comprendi la Risposta a due fondamentali domande: “Chi sono Io? Qual è il mio Ruolo?”. E a quel punto, non puoi non laciar andare e lasciar invece venire il nuovo.
    La risalita lungo il lato destro della U diventa così ora un “agire in un istante”, per dare concretezza a quanto emerso in fondo alla U.
    E allora, caro Lorenzo, grazie ancora per questa condivisione e in bocca al lupo!

  3. La nuvoletta, ti ricordi la nuvoletta che mi illustrasti in uno degli ultimi progetti che hai fatto per noi? Bene, quella nuvoletta inizialmente non riuscii a capirla a fondo ma poi è stata illuminante per me e l’ho ancora presente nei miei occhi. Non ci siamo più visti e non ho mai più avuto l’ occasione di dirti GRAZIE.

  4. Rino Panetti says:

    Beh, grazie a te. Anch’io conservo uno splendido ricordo di quegli anni e della tua profonda competenza nel tuo lavoro, veramente un esempio per i giovani!

  5. Gian Carlo says:

    Passi molto belli e molto profondi…ben fatto Rino

  6. Rino Panetti says:

    Grazie Gian. Detto da te assume sensi e significati “ulteriori”, Grazie

  7. antonella fagiolo says:

    Illuminante ciò che scrivi. Mi hai spiegato cosa mi sta accadendo. Credo di essere in fondo alla U ….. quindi comprerò il libro di sicuro potrà aiutarmi a risalire velocemente il lato destro della U. Grazie mille!

  8. Rino Panetti says:

    Grazie a te Antonella!
    Scoprirai in realtà cosa accade in fondo alla U 😉
    Sono convinto che ti sarà molto utile (almeno lo spero 🙂 )

  9. Cosa non direi che l’autore ha detto, io non avrei scritto meglio

  10. vitall.it says:

    Argomento molto interessante. Tornerò!

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