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Piccola lezione Sanremese appresa guardando dalla U. Essere bambino, uomo e anziano insieme… Lettura 1 min

Piccola lezione Sanremese appresa guardando dalla U. Essere bambino, uomo e anziano insieme… Lettura 1 min

Rino Panetti

Febbraio 8th, 2019

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No, non sono un esperto di Sanremo, né di musica.
Quando non sei un esperto di qualcosa, hai un’opportunità che non puoi non cogliere: quella di vedere la realtà di cui ti stai interessando da una distanza diversa rispetto agli esperti.
Questo a volte si risolve in un esercizio creativo infruttuoso (ma esistono esercizi creativi davvero infruttuosi?), altre volte ti regala insight.
E allora, forse la dico grossa stavolta, ma guardavo duettare Baglioni con Cocciante, con Venditti…e contemporaneamente leggevo sui social i commenti degli esperti (le voci, le stecche, i testi, gli arrangiamenti, i vestiti…); d’improvviso la mia mente ha scartato di lato. E’ tornata agli anni ’80 (mio open mind).
Ricordo in quegli anni Baglioni, Cocciante, Venditti, darsele di santa ragione (nella correttezza comunque di una competizione creativa e artistica notevole); allora non potevo pensare di vederli duettare insieme.
Ora è accaduto. Cosa nel frattempo è successo? Mi piace pensare che sia l’età che avanza e con essa avanza quella saggia distanza dalle cose, quella luce nuova di vedere la realtà (mio open heart) .
Mi piace allora costruirmi una lezione (mio open will): nella nostra vita dovremmo sempre fondere queste tre dimensioni (e farlo in ogni attimo), fondere in una “ARMONIA” che per uno strano scherzo delle coincidenze è diventato uno dei simboli (mi sembra) di questo Festival:

– quella del BAMBINO (che vede con curiosità, meraviglia, che crea cose sorprendenti… cose che però non hanno valore artistico. E non le hanno perché il bambino è sprovvisto della capacità di “elaborare”. , intesa come “elaborazione” di quanto hai dentro, dei vissuti, sedimentazione di contaminazioni, orientamento continuo al “Chi sono Io?” “Qual è il mio Compito?” Questa la ragione per cui nessuno espone nelle pareti della propria casa un disegno di un bambino…genitori e nonni a parte)

– quella dell’UOMO (teso verso il futuro, lui e la sua capacità di elaborare…ma a volte dimentico dello sguardo più distante, verso il senso della vita, delle priorità vere)

– quella dell’ANZIANO (e il suo modo unico di rileggere la vita, le relazioni, il fuggire del tempo).

Rino Panetti

PS: non è un articolo contro gli esperti, tutt’altro: sono fondamentali e indispensabili in molte occasioni. Ma dobbiamo anche sapere che…

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