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Perseguire ciò che veramente vogliamo. Lezioni inaspettate sulla Salaria, tra Rieti e San Benedetto Tronto. 3′ lettura

Perseguire ciò che veramente vogliamo. Lezioni inaspettate sulla Salaria, tra Rieti e San Benedetto Tronto. 3′ lettura

Rino Panetti

Agosto 30th, 2020

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Antefatto…
Lo avevamo detto anche la sera prima: l’ultima domenica di agosto andiamo da qualche parte, giusto per salutare con un ultimo slancio l’estate.
Ed eccola, infine, domenica 30 agosto. La sveglia ci saluta con un cielo plumbeo, qui a Rieti. Niente di buono.
“Vediamo, con questo tempo, dove possiamo andare?” Passiamo in rassegna varie opzioni: c’è sempre Terminillo, niente male. Sì, farà freddo sicuramente, ma sappiamo cosa fare anche con il cattivo tempo. Pro e contro soppesati.
Oppure ci sarebbe una puntatina al mio paesello (quello di mio padre, in verità), il piacere di risvegliare sempre ricordi piacevoli. Pro e contro soppesati. Oppure uno dei tanti altri incantevoli luoghi qui intorno Oppure… per un attimo mi fermo a guardarci da fuori. Ma cosa diavolo stiamo facendo? E’ a quel punto che lo dico:
Scusa Rita, ma tu cosa vuoi, veramente? E tu, Leonardo?
Beh, sarebbe stato fantastico finire al mare questo mese!
E allora, perché dobbiamo rinunciarci?
Seguono una serie di argomentazioni sulle ragioni del perché è meglio rimandare. Tutte molto realiste.
Eppure… “Eppure, restiamo per solo 5 minuti su ciò che veramente vogliamo. Proviamo a vedere come diventa la giornata restandoci ancorati”. Seguono 10 minuti di idee in libertà, che affrontano il caso di pioggia con l’individuazione di un posto eccezionale per le olive ascolane, e molto altro.

Mezz’ora dopo eravamo in viaggio verso San Benedetto del Tronto. Anche lì il tempo era dato incerto, ma restare ancorati a ciò che veramente volevamo, ci ha permesso di costruire la giornata perfetta, comunque.

Quale lezione?
Mentre ero in macchina – Rita accanto sonnecchiante, Leonardo dietro…idem – pensavo: cosa è accaduto stamattina? Stamattina è andato in scena “un classico”: come non relazionarsi con i nostri sogni.
Quante volte nella nostra vita perdiamo di vista ciò che veramente vogliamo (il nostro futuro desiderato, il nostro sogno, la nostra visione concreta di futuro), finendo per rinunciarci, perché immersi nel soppesare la realtà corrente, i suoi pro e contro?
Iniziare dalla realtà corrente ci porta a definire ciò che possiamo fare… ma ciò che possiamo fare è quello che davvero desideriamo?
Invece, nella costruzione del nostro futuro, partiamo sempre da quello che veramente vogliamo, non facciamoci imbrigliare subito nella realtà corrente (la quale finisce per portarci poco distante rispetto alla situazione attuale… come andare sul Terminillo da Rieti).
Eccolo, allora, il segreto: iniziare dal nostro futuro desiderato! E’ partendo da questo e ancorandosi ad esso, che poi potremmo tornare sulla realtà corrente per ricercarvi quei semi capaci di farci muovere verso la visione o capire come rimuovere, aggirare o trasformare potenziali ostacoli. Conoscere il nostro Grande Obiettivo ci aiuta a vedere la realtà corrente in proiezione rispetto ad esso, anziché vagare a tentoni, alla ricerca di ciò che si potrebbe fare.
Questo approccio alimenta così la tensione creativa (ancora sono sorpreso di quante soluzioni e alternative abbiamo trovato, con la mia famiglia, quando abbiamo fissato ciò che veramente volevamo: la giornata al mare).
Il viaggio verso il nostro sogno è una danza tra realtà corrente e visione…che però inizia da quest’ultima.

I quattro elementi per costruire il futuro – La padronanza personale
Sono dunque quattro gli elementi che intervengono nella costruzione del nostro futuro: Visione, Realtà Corrente, Tensione Creativa e Tensione Emotiva.
Ma il vero segreto è nel modo in cui combiniamo questi quattro elementi: c’è un solo modo corretto!

Questo è uno dei temi che approfondisco in dettaglio nel mio ultimo lavoro: Essere creativi in contesti complessi (in uscita per FrancoAngeli a fine settembre).

Rino Panetti
https://www.managementbymagic.it/essere-creativi-in-contesti-complessi/ 
Essere creativi libro

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